mercoledì 13 febbraio 2008

LA SPARANO GROSSA


Il Pentagono intende abbattere un satellite-spia americano fuori controllo, che cadrà sulla Terra a marzo. Lo hanno detto fonti anonime dell'amministrazione Bush, citate dai media Usa. Secondo indiscrezioni, il ministero della Difesa avrebbe deciso di lanciare un missile. Il satellite potrebbe essere pericoloso sia per l'impossibilità di prevedere il punto di caduta sia per il materiale radioattivo che trasporta.
E' stato il presidente Bush a dare l'ordine al Pentagono di prepararsi a "intercettare e distruggere" L-21, un satellite-spia supersegreto che fin dal lancio nel 2006 ha creato problemi agli Stati Uniti. "E' la prima volta che usiamo un missile tattico per colpire un oggetto spaziale", ha detto il vicecapo degli Stati Maggiori del Pentagono, generale James Cartwright. Il satellite americano, delle dimensioni di un minivan e pesante 2.270 kg, fu lanciato nel 2006 dalla California per una missione top secret del National Reconnaissance Office (Nro), ma entrò in panne quasi subito. Adesso si trova a 280 km da Terra, dopo essere già sceso di 70 km e dovrebbe raggiungere l'atmosfera a marzo. Non avendo mai acceso i propri razzi, ha a bordo 450 kg circa di pericolosa idrazina, un carburante che a Terra potrebbe avere seri effetti tossici. Le possibilità che il satellite cada su un'area popolata, ha detto James Jeffries, vice consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca, "sono molto piccole, ma se avviene c'è il rischio che provochi morti o danni agli esseri umani", legati anche alle sostanze tossiche a bordo. Per questo, secondo Jeffries, il presidente Bush ha raccolto le raccomandazioni dei militari e ha ordinato l'operazione, che dovrebbe avvenire in una data imprecisata nella prima settimana di marzo. Tra i motivi della scelta, è stato spiegato al ministero della Difesa, c'è anche il fatto di impedire che un satellite che fa parte di un programma segreto finisca in mani sbagliate. Il Pentagono spera di centrare il bersaglio con un solo missile e avrà due giorni di tempo per valutare i risultati e decidere se sia necessario e possibile un secondo tentativo. Tra gli obiettivi c'è quello di colpire soprattutto il serbatoio di carburante, per ridurre al minimo la quantità di idrazina che cadrà sulla Terra.

Nessun commento: