giovedì 24 gennaio 2008

POLITIC TAC




AGGIORNAMENTO ORE 23:00

Prodi sale al quirinale. Probabile che dia le dimissioni da presidente del consiglio.
Discussioni sulle possibilità del dopo Prodi, voto anticipato (PD di Veltroni dice no) e sulla crisi politica.

AGGIORNAMENTO ORE 20:50

E' ufficiale.
Con 161 voti contrati e 156 favorevoli Prodi non ottiene la fiducia al senato.
Si apre la crisi di governo.

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Finalmente ho deciso di aprire l'argomento politica, potevo farlo anche in precedenza vista la situazione, ma siamo arrivati a un punto pericoloso di instabilità al punto che la nostra crisi guadagna prime pagine persino nei giornali esteri.

Apro breve parentesi. Da segnalare la volontà espressa oggi dal premier del Kosovo, che si ritiene già pronto, di ottenere l'indipendenza dalla Serbia. In un catino bollente come i balcani la situazione andrà seguita. Chiudo parentesi.

La crisi di governo dura da molti mesi, la crisi politica da anni ma sta vivendo i suoi giorni peggiori. Sottolineo la politica tutta, niente divisioni su fazioni varie.

Mastella alias ministro della giustizia dimissionario (lo sappiamo tutti ma questo sarà un archivio in futuro), caos in Senato ed oggi brutte nuove.
Articolo dal Corriere.

ROMA - È una seduta ad alta tensione quella che va in scena nell'aula del Senato, dove il premier Romano Prodi ha chiesto un voto di fiducia per verificare l'esistenza di una maggioranza a sostegno del governo. La decisione di un senatore dell'Udeur, Nuccio Cusumano, di dare il proprio consenso all'esecutivo nonostante la posizione ufficiale del partito, schierato per il no, ha causato un battibecco con scambio di violente accuse che si è concluso con un malore dello stesso Cusumano e con una sospensione della seduta per una decina di minuti.

LE PREVISIONI - Con il no annunciato da Lamberto Dini, Clemente Mastella e Tommaso Barbato e l'astensione in aula dell'altro senatore liberaldemocratico, Giuseppe Scalera, il Senato sembra voltare le spalle al governo. Sulla carta, infatti, i voti a favore della fiducia sono 157 (151 dell'Unione, compreso Nuccio Cusumano più sei dei senatori a vita), mentre quelli contrari sono 160 (i 156 del centrodestra più quelli annunciati di Franco Turigliatto, Dini, Mastella e Barbato). Si asterrà in aula Scalera, mentre Domenico Fisichella non ha ancora definitivamente sciolto la sua riserva. Ed è annunciata l'assenza dall'aula di Luigi Pallaro e del senatore a vita Sergio Pininfarina. Il presidente del Senato Franco Marini, inoltre, per prassi non prende parte al voto. Il quorum per la fiducia sarebbe dunque così fissato a quota 160 voti. Il governo avrebbe quindi tre voti meno di quelli necessari.

Altro ci sarebbe da dire ma la sostanza è qui.
Seguo la diretta della seduta al Senato e aggiornerò il blog con un nuovo post.

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