martedì 29 gennaio 2008

BLACK HAWK GUN


Sulla crisi politica siamo nella ovvia fase delle consultazioni del presidente Napolitano con le varie forze politiche, le ipotesi sono sempre le stesse, chi per il voto subito, chi per un governo transitorio, comunque nulla si è mosso, il casino è sempre lo stesso.

Il fattaccio di oggi è l'esplosione di violenza in Kenya, sull'orlo di una guerra civile.

Articolo tratto dal Corriere.

NAIVASHA (KENYA) - Non si arresta la violenza in Kenya dopo le contestate elezioni presidenziali del 27 dicembre che hanno confermato Mwai Kibaki alla presidenza. Mentre cresce l'attesa per l'incontro tra il presidente rieletto e lo sfidante, Raila Odinga, che contesta l'esito del voto, la notizia dell'uccisione di un deputato dell'opposizione, Mugabe Were, primo politico vittima delle rivolte, ha scatenato una nuova ondata di violenze facendo salire a 22 il numero delle vittime nelle ultime ore.
ELICOTTERI CONTRO LA FOLLA - Gli episodi più drammatici sono accaduti a Naivasha (nella Rift Valley, epicentro degli scontri negli ultimi giorni), una splendida località turistica a 90 km a nord ovest di Nairobi, divenuta un campo di battaglia. Lì sono intervenuti elicotteri militari per «disperdere» gruppi di manifestanti. Ed hanno sparato: ufficialmente pallottole di gomma, ma molti testimoni hanno parlato di tiri nel mucchio con munizioni vere.ESCALATION - L'utilizzo di elicotteri militari appare un nuovo pericolosissimo passo in avanti nell'escalation della violenza, e sembra anche confermare la notizia che circola da giorni secondo cui il governo starebbe per prendere la decisione di schierare l'esercito in piazza. Anche l'ex segretario generale dell'Onu Kofi Annan - che sta mediando tra le parti - avrebbe ipotizzato tale soluzione, che però trova contraria la maggioranza dei diplomatici presenti in Kenya che la considerano una deriva rischiosissimaNEGOZIATI A RISCHIO - La notizia dell'uccisione di Were e gli scontri scatenati in diverse località del Paese rischiano di compromettere i negoziati tra Kibaki e Odinga, aperti oggi da Kofi Annan. L'ex segretario generale delle Nazioni Uniti è dal 22 gennaio a Nairobi per tentare una soluzione mediata di uno scontro di potere a cui alcuni settori vogliono dare una valenza etnica. Odinga ha parlato di un omicidio politico. «Circolano molte voci. Ci auguriamo che un'indagine faccia luce sull'accaduto», ha detto ai giornalisti il leader dell'Odm, il quale ha esortato la popolazione alla calma.

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